Il gomito.

Non puoi mettere il punto nel titolo. E’ un errore grammatico-sintattico-borghese.

Ma io sono proletaria.

Tu? Proletaria? Primo, non hai la prole. Primo criterio fallito. E secondo..

Secondo…?

Secondo non lavori in fabbrica, non fai l’operaia, insomma, ce ne sono di motivi.

Però metto i punti nel titolo.

Questo non fa di te una proletaria, casomai un’anarchica ma anche più semplicemente un’ignorante.

Ignorante! Mi piace. Sono la prima o ce ne sono altri?E se ce ne sono altri dove si incontrano? C’è un partito a cui aderire? Hanno un simbolo? Un leader? Le fanno le manifestazioni?

Quante domande! Guarda che gli ignoranti non fanno tutte queste domande.

Ah no?

No. Gli ignoranti non chiedono, fanno finta di sapere. A volte danno le risposte agli altri ma sicuramente, si-cu-ra-men-te, non fanno domande.

Mai?

Mai.

Neanche dal macellaio per prendere la carne?

Prendono quella già confezionata.

Neanche quando qualcuno bussa alla porta? Non chiedono chi è?

No. Non aprono. O aprono fingendo di sapere già chi c’era dietro.

Neanche quando

Ti ho detto mai! Se facessero domande riceverebbero una risposta e smetterebbero di non sapere e di essere ignoranti.

E loro non vogliono smettere di essere ignoranti?

Loro non sanno cosa vogliono. Non sanno e basta. Non sanno niente. Non sanno neanche di essere ignoranti. E comunque tu non puoi essere ignorante. Fai troppe domande, vuoi sapere troppe cose. Mi dispiace.

Ma io volevo essere ignorante. Volevo mettere i punti nei titoli.

Puoi farlo comunque. Puoi essere anarchica.

Anarchica! Mi piace. Che vuol dire?

Che non c’è un potere centrale, che ogni persona vive in autonomia e libertà di scegliere.

E posso fare quello che mi pare?

Non proprio.

Posso mettere i punti nei titoli?

Su questo la storia non si è pronunciata.

Potrei essere la prima. L’anarchia dei punti.

Potresti.

Bene.

Bene. Adesso che abbiamo appurato che puoi mettere i punti, cosa volevi dire?

Volevo parlare del gomito punto.

Non puoi scrivere punto. Abbiamo deciso che mettevi il punto, inteso come simbolo.

Nel titolo. Per il resto posso anche scriverlo a parole. Sono anarchica.

Va bene. Oltre al . e al punto hai altro da dire?

Perché?

Perché le persone ci leggono, è un testo, deve avere un messaggio, un ritmo, una struttura.

Chi l’ha detto?

Ma lo dicono le regole, anni di studi, esperimenti, lettori suicidi.

Va bene, va bene, ho capito. Non insisterò nel dire che sono anarchica e posso tralasciare le regole e ti dirò quello che vuoi sapere. Il mio messaggio è l’importanza del gomito. Il gomito, troppo spesso non considerato.  Il Creatore, addirittura, gli ha negato l’affetto rendendoci impossibile avvicinarci per dargli un bacio.
Eppure lui è umile. Si piega. Spesso è ricoperto da uno strato di pelle secca. Se cadiamo è il primo a sbucciarsi. E’ il protagonista di innumerevoli modi di dire,alzare il gomito, olio di gomito, mordersi i gomiti. Nella manipolazione degli oggetti è importantissimo (ma questo non importa a molti). E poi vogliamo parlare del gesto dell’ombrello? Dai, quel gesto universale per manifestare rabbia o antipatia. Come lo faremmo senza il gomito?Insomma il gomito dovrebbe essere una vera star invece è sottovalutato. Non è giusto.

 

Hai finito?

Si.

.

 

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